Abbiamo scoperto, vivendolo in prima persona, che esistono nuovi bisogni che necessitano di nuove risposte e nuovi strumenti, diversi, perché quelli attuali non sono più corrispondenti, siamo di fronte ad una nuova sfida che ci porta a rivedere e rivederci per evolverci verso gli orizzonti che stiamo vivendo e che vivremo.

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realizzato da Federica Colombo

Visione

Coltivare una comunità educante che sappia includere tutti, valorizzare ogni risorsa: per età, genere, provenienza sociale e territoriale, per farla crescere in un progetto frutto degli apporti della intera comunità, intercettare i bisogni e trovare risposte, evolvere e adattarsi nel tempo, creare un sapere che comprenda l’amore e la conoscenza profonda della natura, dell’arte, della capacità creativa e artigiana diffondere tale sapere nella comunità, dunque essere davvero educante.
comunita educante valsesia

Missione

Mappare le realtà educative a tutti i livelli del territorio, individuare i bisogni, creare un “serbatoio di idee, proposte e visioni” comune, individuare di volta in volta in modo dinamico e attento al reale azioni semplici e condivise di educazione comune, fare rete e trovare sistemi di azione innovativi, progetti, anche una visione innovativa e non convenzionale del reale, narrare il reale, la storia da altri punti di vista diversi da quelli patriarcali e di conquista usati sino a ora, cercare un punto di vista materno e generativo che valorizzi la cura di sé, degli altri, del mondo, della natura.

 

Cosa Facciamo

  • Progettare insieme la comunità educante (progettazione sociale partecipata)
  • Crescere e formarsi insieme alla “comunità” (formare i formatori – formarsi per formare) per costruire insieme un modo nuovo di educare e di Educar-Sì, imparando a S-Cambiare risorse e saperi, imparando ad imparare senza confini e fuori dalla propria comfort-zone
  • Imparare ad utilizzare la comunicazione empatica
  • Implementare e diffondere Fiducia
  • Diffondere Natura, Bellezza, Cultura in trasversale progettando una metodologia aperta ed inclusiva
  • Arrivare in concreto a coinvolgere la comunità nella progettazione e nella partecipazione attiva
  • Accettare la nuova sfida cambiare noi per costruire una comunità educante nuova
  • Tener conto dei nuovi linguaggi
  • Valorizzare e valorizzarsi all’interno di un sistema inclusivo che ci fa sentire bene
  • Lavorare sul tutto (in senso olistico), sul “pan” in senso positivo, ogni elemento viene incluso e valorizzato, la comunità è inclusa in ogni sua fase (comunità educante e resiliente) NESSUNO ESCLUSO 
  • Imparare ad ascoltare e a farsi ascoltare senza prevaricare, potersi esprimere, anche nei propri dubbi, o paure senza sentirsi giudicato
  • Partire dai punti in comune, dialogando e predisponendosi all’ascolto è facile scoprire che sono più i punti in comune che la distanze
  • Condividere insieme per sentirci tutti “bene”, trovare l’obiettivo generale che ci faccia sentire tutti “bene”;
  • Imparare a crescere insieme, per far crescere il territorio con modalità condivise ed uniformi; per crescere insieme come comunità educante, con pazienza e a piccoli passi;
  • Costruire legami solidi; veri, concreti;
  • Coltivare cultura, partendo da una descrizione di cultura* breve ma ben scritta parlare di un progetto “globale” che unisce diverse proposte che si rivolgono a diverse realtà nello specifico (scuola adulti anziani e stranieri di diverse età nello specifico dei loro bisogni anche quelli emersi da questo periodo che ha portato molti cambiamenti forzati, repentini e talvolta di cui non siamo ben coscienti) con piccoli o grandi progetti per quello che le diverse associazioni possono e desiderano fare. Cos’è per noi cultura, come la coltiviamo, e come la nutriamo in chi sta intorno a noi?